PUGLIA SALUTE – UNO STRUMENTO UTILE PER I CITTADINI | Importante | Leggi qui

Da circa 3 anni, la Regione Puglia ha messo in campo uno strumento digitale per andare incontro alle esigenze di semplificazione per i cittadini: Puglia Salute. Si tratta di una piattaforma, sia web (https://www.sanita.puglia.it/servizi-online) che app (scaricabile gratuitamente dal PlayStore), attraverso cui il cittadino può usufruire di vari servizi dematerializzati.
Due le principali modalità di utilizzo:
1)      Servizi ad accesso libero (pagamento ticket, servizi per celiaci, ricette, disdette, ecc…)
2)      Servizi con autenticazione SPID (prenotazioni prestazioni, scelta/revoca medico di base e pediatra, visura esenzioni, diario vaccinazioni, esenzioni, fascicolo sanitario elettronico, ecc…)
Uno strumento veramente utile che sicuramente sarà sempre più implementato con nuove funzioni ma che ancora risulta poco utilizzato (per es. i downloads per app android si attestano a +10000 a fronte di +4 milioni di cittadini).
Invitiamo tutti i cittadini a cominciare a prendere in considerazione l’ utilizzo di questo strumento in quanto uno dei vantaggi più ovvi è quello di eliminare le lunghe code al CUP o l’ intasamento degli uffici.
In ottica di sensibilizzazione, stiamo valutando la possibilità di organizzare un incontro pubblico sul tema.


Laera Giuseppe / Comitato S.M.A. Putignano            Putignano 10/04/2019     sma.putignano@gmail.com

Autonomie Differenziate al NORD - IL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE È A RISCHIO ? AL SUD MOLTO DI PIÙ !


Vi ricorderete che ad ottobre scorso inviammo al Ministero della Salute una nostra nota dove esprimevamo preoccupazioni sulle differenze della gestione del Fondo Sanitario tra Nord e Sud che ovviamente ci vede penalizzati. Il Ministro Grillo ovviamente non ci ha ancora risposto ma incredibilmente siamo stati tanto profetici con quella mossa (allarme) da essere stati tra i primi a mettere al centro del dibattito la questione “meridionale”.

Abbiamo fatto breccia. Il tema adesso è centrale su tutti i livelli istituzionali visto che chiaramente ci si sta rendendo conto che questo Governo M5S e Lega Nord ha una chiara trazione settentrionale.
Nodo essenziale adesso è il tema delle Autonomie differenziate.
Il Comitato SMA è molto preoccupato dal modo sufficiente con cui il Governo sta conducendo questo tema in quanto il rischio di penalizzazione della sanità meridionale è altissimo.
In pratica se il Governo non dovesse definire chiaramente l’ esclusione della Sanità dalle materie oggetto di autonomia l’ effetto immediato e devastante potrebbe essere il taglio orizzontale delle risorse economiche.
Un effetto domino che vedrebbe il calo dei servizi, taglio di altre strutture ospedaliere (e in questa malaugurata ipotesi tornerebbe a rischio il Santa Maria degli Angeli), liste di attesa, ecc…

Noi speriamo che il Governo M5S e Lega Nord non ceda alle pressioni in questo senso soprattutto del Veneto (che vorrebbe anche autonomia sulla materia istruzione) ma gli eventi di questi giorni aumentano le preoccupazioni e suonano come un campanello di allarme.

Come sapete il Ministero della Salute ha varato un decreto “sblocca assunzioni” per la ASL. Vista l’ imminente uscita dal piano operativo (per merito della gestione perfetta da parte della Regione del piano di riordino) questo decreto avrebbe permesso di colmare finalmente le carenze di personale. Ma proprio il Veneto, con Lombardia ed Emilia (interessate all’ autonomia), hanno fatto blocco sul Governo in Commissione Sanità e Conferenza Stato-Regioni introducendo parallelamente un nuovo tetto di spesa per il personale che non consentirà alle regioni del Sud alcuna assunzione rendendo vano tutto il lavoro del piano di riordino.

Tutto questo è pericoloso. Ci permettiamo di invitare tutte le Istituzioni delle regioni del Sud a cominciare un lavoro di squadra, di unirsi perché solo così si potranno combattere le prossime battaglie di diritto. Infatti qui è a rischio la garanzia per noi cittadini meridionali del pieno godimento dei diritti costituzionali.


Laera Giuseppe / Comitato S.M.A. Putignano            Putignano 27/03/2019     sma.putignano@gmail.com

Quando la grande sfida ? | Sono in attesa | Testo integrale | Leggi qui


Putignano 14/11/2018

Egregia Redazione Fax di Putignano,
mi vorrei permettere per la prima volta di replicare sulle vostre pagine agli ennesimi farfugliamenti a firma “Comitato Giù le Mani (dall’educazione)” apparsi la scorsa settimana in merito al tema che ho sollevato in qualità di portavoce del “Comitato S.M.A. Putignano” circa l’iniquità riscontrata della ripartizione del Fondo Sanitario Nazionale tra Nord e Sud e di cui abbiamo già ricevuto un primo contributo istituzionale dall’ On. Ubaldo Pagano, membro della Commissione Sanità della Camera dei Deputati.
In primis, leggendo quel delirio di parole senza senso, comprendo che questi personaggi non hanno neppure letto la missiva e compreso il tema che abbiamo messo in evidenza, che è molto articolato. Infatti, se avessero letto, avrebbero almeno notato che era indirizzata al Ministro Grillo, nonché al Ministro Lezzi (delega per il Sud), e le commissioni Camera e Senato. Quindi l’intervento dell’ On Pagano risulta coerente e tra l’altro molto interessante. Attendiamo che altri rispondano, ovviamente a cominciare dai Ministri e dai Presidenti di Commissione (M5S a loro molto cari , e Lega Nord).
In secundis, mi preme fare delle precisazioni in merito alla deplorevole e continua attività diffamatoria nei miei confronti: vi svelo che sono una persona autonoma, che sa scrivere in italiano fluente, che studia prima di parlare, e soprattutto troppo intelligente. Probabilmente loro non immaginano che ci siano cittadini con tali qualità. Mi spiace per loro.
Premesso ciò, pongo all’attenzione anche l’evidente illogicità del loro intervento (nonché dell’attività complessiva che ad oggi non ha prodotto nulla) in quanto, auto-proclamatisi difensori del sud-est barese, mi diffamano su una questione che forse penalizza il Sud intero. Ma giustamente cosa mi dovevo aspettare da personaggi che mi hanno diffamato per aver informato la cittadinanza di un prossimo investimento in adeguamenti normativo-strutturali del nostro Ospedale ? Per adesso, basta dare una scorsa a Facebook, la loro unica attività è propagandistica, senza contenuti e dati oggettivi che viene riassunta in un semplice “Emiliano è cattivo, non votatelo alle Regionali”. Ha un senso tecnico ? No. Eppure il DM70 è squisitamente tecnico e non lascia spazio ad interpretazioni. L’agenzia di rating Moody’s ha promosso la Puglia. Ma cosa c’entra l’economia con il riordino ? Fondamentale ed imprescindibile. Ma i “Giù” hanno analizzato questo ambito ? No.
Il “Comitato S.M.A. Putignano” ha in questo momento un piccolo valore in quanto unici ad aver prodotto un documento semplice, tangibile e coerente di contribuzione al tema riordino ricevuto dalla Regione Puglia. E per me questa cosa è una sconfitta perché c’è un’intera amministrazione che ha svolto nulla sul tema ed ha lasciato spazio ai populismi spiccioli che creano solo disinformazione, e perché su temi così rilevanti non si vince nulla e non si dovrebbero strumentalizzare perché trattano le sofferenze vere dei cittadini.
Mi fermo qui sperando di aver chiarito alcuni punti, ma anzi lancio una sfida ai “Giù le Mani”: organizzate un incontro pubblico su questi temi e ci confrontiamo direttamente senza filtri. Chissà si riescano a chiarire alcuni punti oscuri a beneficio dei cittadini tutti. Ma attenzione, non penso basteranno scialbi slogan politico-elettorali.

Laera Giuseppe.

PUGLIA PREMIATA DAL MINISTERO | IN ARRIVO 212 MILIONI IN PIU' | LEGGI QUI


Nei giorni scorsi c'è stato un tavolo congiunto tra Regione Puglia, Ministero Economia e Finanze, della Salute, dell’Agenas, dell’Aifa e dell’Istituto Superiore della Sanità atto a verificare LEA, Piano operativo della Regione Puglia 2016/2018 e lo stato di avanzamento delle attività finalizzate alla realizzazione degli obiettivi prioritari.
L'esito è stato positivo tanto che alla Regione Puglia è stata riconosciuta una premialità per l’anno 2016 di 212 milioni di euro per aver rispettato tutti gli adempimenti e gli obblighi di legge.

Questa cosa è molto importante in quanto offrirà la possibilità di investire ulteriormente nelle migliorie del sistema sanitario regionale a cominciare dalle assunzioni del personale ferme da tempo.

Abbiamo ricevuto anche una info tecnica sulla questione da noi sollevata dell' iniquità della ripartizione del fondo sanitario nazionale tra sud e nord che ci dice che nel calcolo complicatissimo rientrano anche i LEA (che in Puglia sono saliti di 12 punti dal 2015 al 2016) quindi questa premialità dovrebbe essere aggiunto al fondo 2019. 

Pensiamo sia un'ennesima dimostrazione pratica dell' ottimo lavoro che sta svolgendo la Regione Puglia nella gestione del Piano di Riordino, con buona pace dei "giù le mani dai 5s" che hanno il loro ministro alla sanità.

AL SUD CITTADINI DI SERIE B? | Risposta dell' On. Ubaldo Pagano | Fondo di riparto sanità | Leggi qui


In merito alla nostra istanza inviata al Ministero della Salute (clicca qui per leggerlariguardante la modifica dei criteri di calcolo del Fondo Sanitario  riceviamo una prima risposta, nello specifico dall' On. Ubaldo Pagano membro della Commissione Sanità della Camera dei Deputati, che cordialmente ringraziamo.

Spett.le Comitato S.M.A. – Putignano
Roma, venerdì 26 ottobre 2018

Gent.mo Sig. Laera,
con la presente voglio innanzitutto ringraziare Lei e il Comitato S.M.A. di Putignano per il tempo e l’energia che dedicate a un argomento di grande complessità qual è quello della sanità pubblica, della sua recente riorganizzazione e del relativo funzionamento sul territorio.
È mia intenzione, in secondo luogo, esprimere piena condivisione verso i contenuti del vostro appello, nonché nei confronti delle istanze ivi rappresentate. Ci tengo, inoltre, a precisare che il mio sostegno non si esaurisce in questa risposta. La revisione dei criteri di ripartizione del Fondo Sanitario Nazionale è per me un tema di primario interesse e rappresenta un fronte su cui ritengo necessario battersi con il massimo impegno.

Difatti, sin dall’inizio della Legislatura, ho avanzato sollecitazioni in tal senso sia durante le attività della XIIa Commissione, sia durante i lavori in Assemblea: presentando il tema nell’intervento del 13 settembre durante la discussione generale sul decreto legge 91 del 25 luglio 2018 (c.d. “Milleproroghe”) e proponendo, in quell’occasione, un emendamento al testo per modificare i criteri di ripartizione del FSN.
La posizione che ho assunto si fonda sugli stessi presupposti da Voi indicati e si sostanzia nell’urgente necessità di rivedere i criteri di riparto del Fondo al fine di eliminare le situazioni di ingiustificata iniquità che genera. In particolare, la mia proposta consiste nell’introduzione del criterio di deprivazione economica e sociale, in un quadro di organico aggiornamento dei criteri di ripartizione.
L’intento è far sì che la distribuzione di risorse ai Sistemi Sanitari Regionali tenga finalmente conto della condizione di indigenza in cui versano milioni di cittadini, soprattutto nelle Regioni meridionali, affinché le Regioni stesse possano disporre di maggiori mezzi per incrementare i servizi offerti e migliorarne la qualità.

Un sistema di ripartizione più equo e sensibile al tema della povertà non solo permetterebbe ai territori maggiormente colpiti dal fenomeno di farvi fronte con l’adeguato vigore; ma consentirebbe anche alle Regioni del Sud di frenare il preoccupante trend della mobilità passiva, innescando, attraverso nuovi investimenti in strutture e personale, un circolo virtuoso. Insomma, una distribuzione più giusta sarebbe di grande aiuto ai SSR del Sud Italia, i quali, attualmente, compiono enormi sforzi per assicurare un servizio sanitario all’altezza delle aspettative dei cittadini, nonostante gli evidenti e irrisolti problemi strutturali e la carenza di risorse.

Infine, ringraziandoVi ancora per segnalazione, ritengo doveroso assicurarVi il mio massimo impegno per realizzare questo essenziale cambiamento nel sistema di sanità pubblica.

Con l’occasione Vi porgo cordiali saluti.

On. Ubaldo Pagano

Lettera al Ministro Giulia Grillo | Al Sud cittadini di serie B ? | Sanità | Leggi qui


All’attenzione del Ministro della Salute
On. Giulia Grillo

e.p.c.
Ministro per il Sud
Sen. Barbara Lezzi

Commissione Sanità della Camera dei Deputati

Commissione Sanità del Senato della Repubblica


AL SUD CITTADINI DI SERIE B ?

Sono Laera Giuseppe, portavoce di un piccolo comitato che si occupa da qualche tempo di analizzare le varie fasi del Piano di Riordino Ospedaliero riguardante la Puglia e del DM70 che regola questo processo, Comitato S.M.A. Putignano (prov. di Bari).  Ovviamente ci riteniamo semplici osservatori e probabilmente ci sfugge qualche dettaglio infinitamente tecnico, però abbiamo ormai una certa pratica sull’argomento tale da non farci cadere in errori macroscopici.

Con il titolo in oggetto “Al Sud cittadini di serie B” vogliamo porre direttamente a voi un nostro quesito molto preciso e per certi versi preoccupante, sicuri che solo voi potete risponderci chiaramente in merito.

Partendo dalla lettura attenta del DM70 siamo incappati nella questione apicale del Riparto del Fondo Sanitario alle Regioni. Cercando di essere quanto più sintetici, abbiamo scoperto che il criterio di riparto non usa il metodo della “quota capitarla secca” (cioè che ogni cittadino vale uno), ma il metodo della “quota capitaria pesata” (ogni cittadino non vale uno , ma un numero derivante da vari criteri di calcolo in base alla regione di appartenenza).
Diamo qualche numero approssimativo per dare un ‘idea:

Puglia  -> 4 milioni circa di abitanti  -> fondo sanitario 7 miliardi circa -> quota capitaria 1700 Piemonte -> 4,5 milioni circa di abitanti ->  fondo sanitario 8 miliardi circa ->  quota capitaria 1800
(ovviamente il calcolo è viziato dall’assenza di tutti i decimali del caso)

Le riflessioni che derivano sono tante  soprattutto osservando che altre regioni del sud (Sicilia, Calabria, Campania) hanno una quota capitaria inferiore alla media nazionale.

In un momento in cui, in ossequio al DM70, le regioni sono state costrette anche a limitare l’offerta sanitaria attraverso la chiusura di reparti o interi nosocomi, sicuramente crediamo necessario e fondamentale un riequilibrio del Riparto del Fondo Sanitario alle Regioni attraverso la definizione di nuovi criteri di calcolo più equi e democratici che rispettino i cittadini e guardino di più ai bisogni reali di salute. E se prendete le statistiche in vostro possesso potete farvi un’idea.

Se guardiamo la Puglia, se mediamente recepisce 1 miliardo di euro in meno ogni anno, sembra complicato ed inverosimile che riesca a raggiungere i livelli della sanità del Nord; il DM70 è molto interessante perché traccia la strada verso una sanità di qualità più che di quantità, ma con meno risorse come si può investire in maniera importante in innovazione ? E la Puglia, per fortuna, gestionalmente è in buone mani tanto da essere stata promossa qualche giorno fa  da Moody’s ma il gap strutturale sarà difficile da recuperare o forse impossibile.
In tutto questo per esempio la Puglia ha in essere la questione di Taranto e dell’Ilva, e personalmente non oso immaginare quanto ci è costato e costerà intermini di salute e di cure visto l’alta incidenza di patologie che si sono generate e che colpiscono anche e soprattutto i bambini.
Con meno risorse da investire in innovazione aumenterà sempre più anche la mobilità passiva che grava pesantemente sul bilancio regionale.
E la Sicilia ? la Calabria ? Quale prospettiva hanno ?

Ci farebbe molto piacere avere chiarimenti in merito sperando che accolga il nostro contributo sul tema e/o ci rendiamo anche disponibili ad incontrarla a Roma se avrà piacere e voglia di riceverci.

Putignano (Ba), 24/10/2018

Laera Giuseppe
Portavoce Comitato S.M.A. Putignano
sma.putignano@gmail.com

Lettera al Sindaco e Presidente del Cosiglio | Avremo una risposta ? | Speriamo

Vi riportiamo uno stralcio tratto dalla lettera che abbiamo inviato al Sindaco Giannandrea ed al Presidente del Consiglio Comunale Valentini lo scorso 11 settembre. Visti i recenti fatti accaduti a vari concittadini, possiamo affermare che la nostra analisi risulta corretta. Speriamo di ricevere una risposta alla nostra disponibilità collaborativa. 
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Putignano 11/09/2018
All’ attenzione del
Sindaco di Putignano Domenico Giannandrea
e del
Presidente del Consiglio Comunale
Vito Valentini

...Ci siamo permessi di inviarvi questa lettera per darvi la nostra disponibilità ad aiutarvi nella gestione razionale di questo tema molto delicato ed eventualmente nella comprensione di alcuni aspetti attraverso il nostro portavoce Giuseppe Laera.
Il tema piano di riordino è molto complesso e necessita di molto tatto nella sua trattazione, in quanto tange il tema sanitario che è molto sentito dai cittadini; una trattazione quindi che deve risultare quanto più scevra da ogni tipo di strumentalizzazione politica perché si corre il rischio di distorcere in modo decisivo la realtà e quindi di alimentare paure inopportune nella cittadinanza.
Come annunciato nel blog, a seguito di varie analisi, abbiamo inviato alla Presidenza della Regione Puglia un nostro primo contributo propositivo (clicca qui per leggerlo) in cui abbiamo evidenziato l’ efficacia che produrrebbe il potenziamento dell’ intero pronto soccorso del Santa Maria dopo la strutturazione in ospedale di base che farà mantenere centralità nel nostro territorio, vista la chiusura anche dell’ ospedale di Monopoli, e produrrebbe una funzione di supporto nella gestione emergenze, visto il posizionamento geografico tra i due nosocomi di I° Livello (Acquaviva e il futuro Monopoli‐Fasano)...

... Noi stiamo facendo il possibile nel nostro piccolo per il nostro ospedale, quindi vi ribadiamo la disponibilità a darvi una mano.
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Probabilmente c'è differenza tra chi si occupa di un tema seriamente e chi lo strumentalizza politicamente alimentando controinformazione e costruendo castelli di sabbia che pian piano verranno spazzati via dal vento.

Giuseppe Laera - portavoce Comitato S.M.A. Putignano

Pronto Soccorso | Il nostro primo contributo inviato alla Regione | Analisi | Leggi Qui


Secondo noi, uno dei punti di forza dell’ ospedale Santa Maria degli Angeli è il Pronto Soccorso.

Abbiamo analizzato i dati Agenas 2016 e 2017 per capire qualcosa in più in merito:

Anno
Totale Accessi
Codice Bianco
Codice Verde
Codice Giallo
Codice Rosso






2017
25729
232
18293
7075
129


0,90%
71,10%
27,50%
0,50%






2016
24708
296
18457
5831
124


1,20%
74,70%
23,60%
0,50%

A prima vista il numero di accessi totali è molto interessante, però se li scomponiamo “per codici” notiamo subito che la stragrande maggioranza di accessi sono identificati quali “codici verdi” (una media di 50 al giorno).

I codici di gravità (come da indicazioni ministeriali) sono:
- codice rosso: molto critico, pericolo di vita, priorità massima, accesso immediato alle cure;
- codice giallo: mediamente critico, presenza di rischio evolutivo, possibile pericolo di vita;
- codice verde: poco critico, assenza di rischi evolutivi, prestazioni differibili;
- codice bianco: non critico, pazienti non urgenti.

Si potrebbero generare tantissime osservazioni leggendo questi dati; ma vediamola positivamente.

Dopo aver analizzato questi dati, abbiamo ritenuto opportuno inviare alla Regione Puglia un nostro contributo, un nostro pensiero (con lettera del 30 agosto all’ attenzione della Presidenza). In sintesi, dopo la strutturazione dell’ ospedale di Base, secondo noi sarebbe strategico il potenziamento dell’intero Pronto Soccorso (strutturale, tecnologico e soprattutto aumento del personale specializzato in medicina d’urgenza) affinché aumenti l’efficacia del suo servizio nella gestione delle emergenze in genere, visto che il Santa Maria rimane centrale per il sud-est barese. Un contributo semplice al netto delle nostre lacune tecnico amministrative.

In più abbiamo chiesto di continuare il pressing sul Ministero della Salute affinché sblocchi le assunzioni del personale medico e infermieristico ( una carenza evidente), nonché il pressing sul Ministero delle Infrastrutture affinché  si proceda ad un piano straordinario di finanziamenti per la ristrutturazione completa dell’ assetto viario del nostro territorio (molto antiquato).

Laera Giuseppe, portavoce del Comitato S.M.A. Putignano

Perchè i medici pensionati Giù le Mani alimentano la protesta ? | Perchè ? | Leggi qui

A volte mi sembra di essere alle prese con un puzzle; ora voglio analizzare il tassello “medici in pensione protestanti Giù le Mani, e, siccome sono professionisti, c’è qualcosa che non mi torna:

-         Sanno che l’ ospedale di Putignano anche in questa fase non chiude (come da piano di riordino, carte bollate); ma loro No, dicono che chiude;

-         Sanno che in base alle nuove direttive ministeriali viene classificato come ospedale di base; ma loro dicono NO impaurendo la gente dicendo che senza un Primo Livello non c’è garanzia di cura. Teoria poco etica e scorretta.

-         Sanno benissimo che in base alle attuali normative l’ ospedale non potrà mai essere di Primo Livello in quanto ci sono problematiche anche strutturali ed urbanistiche; ma non lo dicono, NO, è più facile diffamare (anche un niente come me oltre che le istituzioni) e armare i cartelli.

-         Sanno benissimo che se la Regione concedesse transitoriamente il Primo Livello a Putignano, quando poi aprirà il nuovo Monopoli-Fasano verrebbe chiuso definitivamente e per sempre; ma non lo dicono, NO, meglio gridare al complotto.

-         Sanno benissimo che in attuazione del DM70 l’ ospedale avrà reparti specifici (decisi dal ministero, di cui ho già fatto menzione in uno scorso post) e quindi in questi anni ci sarà una trasformazione; invece NO, non lo dicono, meglio dire che lo stanno svuotando.

-         Sanno che dopo una fase di analisi delle criticità e della situazione economica la volontà della Regione è anche di potenziare l’ ospedale; invece NO, non lo dicono, meglio dire che va tutto male, fa audience.

-         Sanno benissimo che anche per la classificazione di base urgono interventi di messa a norma; eeee NO anche stavolta, dicono addirittura che il progetto appena approvato di 3,7 milioni per la messa a norma di impianti elettrici, gas medicali, antincendio e opere edili è inutile. Io rilancio, dico no alla corrente elettrica, non serve, nel 1700 con le candele si operava lo stesso, cribbio ! e se scoppia un incendio basta soffiare, pigri !

-         Sanno benissimo che se un luogo pubblico non ha tutto a norma viene chiuso (chiedete anche alla più piccola attività che deve obbligatoriamente adeguarsi); e niente NO, NO NO, dicono che uno spirito divino vuole danneggiarci … boh vabbè mi sono perso.

-         Sanno benissimo che una delle ancore di salvataggio dell’ ospedale è la nuova ala senza la quale sarebbe stato chiuso già dal 2010 alla stregua dei comuni a noi vicini; invece NO, dicono che sia stato uno spreco di denaro. Quindi tutto ciò che sta lì dentro poteva stare per strada ? Standing ovation.

-         Sanno benissimo che ora più che mai bisogna operare sull’ ospedale per stabilizzarlo in ottica futura, viste anche le carenze strutturali; invece udite udite si fanno chiamare Giù le Mani. Ma quindi volete far chiudere l' ospedale in pratica ?  Anacronistici.

Potrei andare avanti per ore, certo che continuare a chiedersi il perché, di queste incongruenze, di questo modo non consono al blasone di questi professionisti di occuparsi del tema più delicato, è legittimo. acuisce i dubbi,  alimenta le certezze, di inetti come me, che forse ci sono altri obiettivi. Spero non sia così, ma diventerebbe veramente inspiegabile questa situazione. 

++ Non avendo argomenti, 10 e lode in diffamazione | Bravi | Ecco cosa fanno i Giù le Mani...


Infame, burattino, inetto, prezzolato, corrotto, indegno, galoppino, servo, traditore, sputasentenze, colluso, complice, ecc… condito da consigli di non farmi trovare per strada. Questo in sintesi è ciò che ho subito su Facebook soltanto perché ho sinteticamente comunicato alla cittadinanza tramite il mio blog che è stato approvato un progetto esecutivo di opere di messa a norma del nostro ospedale con stanziamento di 3,7 milioni di euro, delibera alla mano presa dal sito della ASL.

Cari “giù le mani “ ma non vi sembra una reazione eccessiva ? Stavolta pensavo di farvi contenti invece non vi va bene mai niente, neanche le notizie positive. E’ ora legittimo chiedersi il perché. Ma a voi cosa interessa ? qual è il vostro vero obiettivo ?

Secondo me questa volta avete dimostrato a tutti la vostra inconsistenza, inadeguatezza e incongruenza palesemente. Nell' intento di creare una percezione negativa sul tema, creare allarmismi e fomentare la cittadinanza all’odio istituzionale per pura strumentalizzazione politica, ogni notizia positiva vi scombina i piani.

L’arte di diffamare le istituzioni, i concittadini e chiunque manifesti un pensiero difforme dal vostro dogma non porta alcun risultato. Ascoltatemi per una volta se siete in buona fede.

Vi ringrazio per l’ importanza e l’ attenzione che mi dedicate ma ribadisco che alla fine sono un semplice cittadino che ha dato uno sguardo a qualche documento e comunica ciò che legge alla fine senza interpretazioni. Di cosa avete paura ? Della verità forse ? Non ho poteri di alcun tipo, ma so che occuparsi del tema sanità necessita di serietà, competenza e tatto perché mentre voi giocate a fare i protestanti c’è chi soffre veramente.

Siete pittoreschi anche quando vi definite combattenti, ma combattenti di cosa ? quale battaglia ? contro chi ? contro di me ? Occuparsi di un tema presuppone la capacità di dialogo e di confronto senza fini reconditi. Tra l’altro siamo in Puglia e siamo i primi a godere della legge sulla partecipazione. Ma partecipazione significa dare un contributo di proposta non di guerra sociale. Qui non ci sono nemici, nessuno vince e nessuno perde.

Se avete a cuore Putignano, guardatevi intorno, non notate che si sta pian piano spegnendo ? e non c’è alibi che tenga o capri espiatori: i colpevoli siamo solo noi, incapaci ormai di essere e pensare da seria comunità coesa, persi in un sovraccarico di egoismo, di intolleranza verso il proprio concittadino, di voglia di prevaricazione a tutti i costi per raggiungere niente in pratica, e voi paladini della giustizia sanitaria (auto nominatisi cavalieri del sudest barese senza excalibur) ne siete un esempio e noi miseri traditori con reverenza e profonda contrizione vi salutiamo.