Art.32 della Costituzione | I dati smentiscono medici e Sindaco | Nuovo riconoscimento per la Puglia |


La tutela della salute è sancita come diritto costituzionale all’Art. 32; in estrema sintesi ne spieghiamo la prima parte:
1)     il diritto in esame è l'unico ad essere qualificato come "inviolabile" dalla Costituzione;
2)     esso si sostanzia nel diritto all'integrità fisica e psichica, sia nel senso di poter avere trattamenti medici di prevenzione e cura sia nel senso di poter godere di un ambiente di vita e lavoro salubre;
3)     da esso non deriva il diritto a cure gratuite per tutti, essendo garantite solo per gli indigenti (cioè a coloro che non sono in grado di far fronte economicamente alle cure indispensabili per la proprie salute);
4)     il sistema sanitario si articola sulla base di strutture sia pubbliche che private, delle cui ultime il costo può essere sostenuto anche dallo Stato;
5)     a livello comunitario il diritto alla salute è contemplato sia dall'art. 35 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea (come diritto alla prevenzione ed alle cure) sia dall'art. 3, che disciplina una serie di principi in materia.
Detto questo credo che si riesca a sgomberare il campo dalle mistificazioni in atto da parte di medici in pensione che pubblicamente continuano a far leva sull’Art. 32 per giustificare le loro fantasie sul tema sanitario. Purtroppo non fanno altro che creare disinformazione tra i cittadini già ampiamente danneggiati da vari comportamenti strumentali che vedono l’apice nell’ incuranza del nostro Sindaco Giannandrea.
Il piano di riordino incardinato sul DM70 sta costituendo un’ occasione per perseguire l’ottica della specializzazione delle cure attraverso strutture che che avranno compiti specifici e chiari.
L’unico problema che permarrà è la disparità di condizioni: infatti le Regioni che hanno più disponibilità economica possono erogare servizi migliori. Questa problematica si sarebbe potuta risolvere con la vittoria del famoso Referendum del 4 dicembre 2016, che infatti prevedeva la gestione centralizzata del sistema sanitario nazionale; in pratica le risorse destinate sarebbero state divise equamente tra le Regioni. Ma sappiamo com’è andata a finire.
In questo momento crediamo che la Regione e la ASL stiano facendo un buon lavoro, non senza difficoltà e criticità; ma la sanità non è un negozio che possiamo chiudere per ristrutturazione. In più abbiamo un Presidente da sostenere visto che si sta dimostrando l’ unico capace di assumersi piene responsabilità su vari temi, non ultima la questione dell’ ILVA che è un problema di tutti i pugliesi, non solo di Taranto, anche in ambito sanitario.
Vi riportiamo una news: la Regione Puglia ha superato positivamente il controllo del Tavolo congiunto Mef/Salute/Agenas/Aifa e per il primo anno di governo Emiliano (2016) la verifica dei LEA, i Livelli essenziali di Assistenza, ha visto un balzo in avanti di ben 14 punti nei valori della griglia LEA, (da 155 del 2015 si è passati a 169 del 2016) collocandosi quindi all'interno della area di adempienza.
Questi comunicati, ci dispiace dirlo, dovrebbe farli un Sindaco responsabile non un comitato spontaneo.

sma.putignano@gmail.com