Consultazione Popolare : ILLEGITTIMA VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO COMUNALE ?


A Putignano sulla questione piano di riordino ospedaliero ne stanno combinando di tutti i colori. Addirittura il Sindaco e altri esponenti politici, in vista delle politiche e delle prossime amministrative, stanno strumentalizzando politicamente un tema delicato (e non si dovrebbe fare per etica) a danno dei cittadini stessi fomentando una campagna denigratoria contro le istituzioni regionali e sanitarie, tra l’altro senza alcuna preparazione sul tema stesso. Ma vabbè sappiamo come funziona, pazienza. Poveri i cittadini che abboccano e che a breve rimarranno delusi.
Ma ciò che non ammetto è quando, a prescindere dal tema trattato, Sindaco, Amministrazione e Consiglio Comunale violano il regolamento del nostro Ente, secondo me, in maniera palese, solo per voler accontentare illusoriamente un gruppetto di protestanti che ancora non abbiamo capito cosa dicono e cosa vogliono esattamente.

Ma basta con i preamboli. Quando il Sindaco di Putignano Domenico Giannandrea annunciò qualche tempo fa sulla stampa l’ indizione di una Consultazione Popolare contro il Piano di Riordino Ospedaliero Regionale che attua il D.M.70, personalmente ho cominciato a sentire puzza di bruciato, in quanto appassionato di Diritto Costituzionale. Ed infatti, dopo un breve ragguaglio, i conti non mi tornano.
Da una mia analisi dei testi ho valutato che la Consultazione Popolare svolta è ILLEGITTIMA in quanto VIOLA IL REGOLAMENTO COMUNALE e tutti gli atti susseguenti ILLEGITTIMI fino ai limiti di INCOSTITUZIONALITA’.

Sarò il più sintetico possibile. Come prima cosa analizzo il primo rigo del comma 2 dell’art. 20 del regolamento comunale: “ La consultazione deve riguardare materie di esclusiva competenza locale, …”. Che io sappia, per il tema sanitario la potestà legislativa è di esclusiva competenza regionale (art.117 della Costituzione Italiana).
C’è poi l’art.88 comma 4 del regolamento consiliare che recita: ““La consultazione può essere richiesta su altri argomenti di indirizzo generale dalla Giunta, da almeno 1/5 (un quinto) dei consiglieri assegnati, o da numero 1000 (mille) cittadini.”
In Italia è in vigore la gerarchia delle fonti legislative. La locuzione “indirizzo generale” siccome subordinato all’ art.20 del regolamento comunale non è interpretabile come “argomento a piacere” ma sempre “materia di esclusiva competenza locale”; ma il regolamento comunale è subordinato al TUEL che (art.8 comma 4) recita: “le consultazioni e i referendum devono riguardare materie di esclusiva competenza locale …”, subordinato a sua volta all’ Art.118 della Costituzione Italiana (“I Comuni, le Province e le Città metropolitane sono titolari di funzioni amministrative proprie e di quelle conferite con legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze.”).

La Consultazione Popolare possiamo definirla come un strumento di democrazia diretta, quindi atto a determinare un’azione concreta ed attuativa sul territorio e può essere sviluppato in vari modi (quesito, questionario, riunioni ecc… prevedendo quorum) ma questo dispositivo è azionabile in presenza di un regolamento attuativo specifico. Il Comune di Putignano ha questo regolamento ? Io non l’ho mai trovato; mi può essere sfuggito e lo spero in quanto, in assenza del quale, lo strumento consultazione pare sia addirittura inutilizzabile.
Inoltre c’è un problema sulla motivazione presentata ai cittadini per “invogliarli a firmare”: evitare la chiusura dell’Ospedale. Ma atti alla mano, in attuazione del regolamento del piano di riordino ospedaliero, all'art.2 (classificazione delle strutture ospedaliere) comma 2, punto C, l'ospedale Santa Maria degli Angeli di Putignano è inserito tra i 10 Ospedali di Base. Quindi anche l’ ipotetico quesito è completamente irregolare.

Detto questo a me sembra chiaro che la Consultazione Popolare svolta a Putignano sponsorizzata dal Sindaco sia ILLEGITTIMA sotto tutti i punti di vista.
Alla luce di questo secondo me il Presidente del Consiglio Comunale avrebbe dovuto respingere la richiesta giuntagli in quanto violava il regolamento comunale e subordinanti. Ma così non è stato e quindi il successivo Consiglio Comunale, che ha recepito l’istanza della Consultazione, ha prodotto,secondo me,  atti incostituzionali.

Ma, se la mia visione dovesse essere confermata, mi chiedo se sia proprio necessario spingersi a questi livelli per perorare proteste vaghe e senza contenuti in nome della più subdola strumentalizzazione politico-elettorale. Non mi sembra etico in quanto i cittadini vengono soltanto presi in giro e resi complici di un reato verso l’ordinamento costituzionale che credo meriterebbe il commissariamento del nostro ente.
E visto che il tema salute è tra i più delicati ed importanti vorrei ricordare ai nostri amministratori che il percepire denaro per sedere su quelle poltrone richiede, almeno sui temi importanti, di far leva su quella responsabilità istituzionale che il ruolo impone.

Infine chiedo alle istituzioni che ho coinvolto inviando questa mia analisi (Corte Costituzionale, Ministero dell’Interno, Commissione Affari Costituzionali (Camera e Senato), Prefettura, Regione Puglia, Città Metropolitana, Sindaci e Segretario Generale del Comune di Putignano, di darmi una risposta, se la mia analisi sia corretta, se ho male interpretato le norme e far capire dove, perché i cittadini devono meglio comprendere cosa sta succedendo. E’ importante.

Putignano (Ba), 13/12/2017

Laera Giuseppe / referente Comitato S.M.A. Putignano