E ci risiamo. Forse si sta esagerando. Mi è arrivato su whatsapp questo modulo (un
po’ troppo elementare) per attivare la richiesta di rimborso alla ASL di prestazioni
“urgenti” avvenute in strutture private a causa di lista si attesa lunga, ma
presentatomi come “Modulo per fare esami urgenti privatamente a spese della
ASL”.
Mi hanno anche indicato che la fonte sono i soliti
medici protestanti in pensione che continuano la loro campagna di
disinformazione su Facebook. Bene, io dico che è ora di finirla.
In sintesi, c'è una particolare procedura di
rimborso, prevista dalla legge, attivabile in casi di oggettiva gravità o
importanza della patologia per cui il medico di base e/o lo specialista
richiede l’ urgenza nella prescrizione di esami diagnostici e/o visite
specialistiche.
In questa procedura rientrano 58 prestazioni
previste dal SSN (tra diagnostiche e specialistiche).
In linea generale il medico di base e/o specialista
ha a disposizione dei precisi codici di priorità da inserire nella
richiesta:
1)
Codice U (Urgente) per ottenere la prestazione entro le 72 ore;
2)
Codice B (Breve) per ottenere la prestazione entro 10 giorni;
3)
Codice D (Differibile) per ottenere la prestazione specialistica entro
30 giorni e la prestazione diagnostica entro 60 giorni;
4)
Codice P (Programmabile) per ottenere la prestazione entro 90 giorni
(assenza di carattere di urgenza)
Per la diagnostica e la specialistica i tempi
massimi devono essere rispettati nel caso di prime visite o primi esami
diagnostici mentre non ci sono riferimenti a tempi massimi per le visite di
controllo successive alla prima.
Esempio: se sulla richiesta il medico di base ha
inserito il codice U e all’ atto della prenotazione al CUP non ci sono
possibilità di ottenere quel tipo di tempistica e quindi ci si rivolge al
privato, il paziente può attivare la procedura per la richiesta di rimborso.
Inutile dirvi che l’ indicazione del Codice non è
casuale o di convenienza ma ha carattere oggettivo seguendo la normale
etica deontologica. Quindi non si può chiedere al medico di “mettere il codice U” a
vanvera, per avvantaggiarsi egoisticamente danneggiando altri cittadini bisognosi.
Per qualsiasi tipo di patologia, e soprattutto per quelle
realmente importati e gravi, fidatevi unicamente del vostro medico di base e
dello specialista che vi stanno seguendo. Sono solo loro che vi devono
guidare sia dal punto di vista medico che procedurale, in quanto conoscono
bene le normative vigenti.
Questa tipologia di modulo è come un’
autocertificazione, quindi ci si assume personalmente le responsabilità di
quanto dichiarato, quindi si è soggetti a verifica e quindi, in caso di
dichiarazioni mendaci, anche di possibili sanzioni.
In sintesi non utilizzatelo autonomamente e
ricordate che l’urgenza non è una valutazione soggettiva.